lunedì 9 marzo 2009

Giovanissimi '94/'95: sintesi della stagione

I nostri ragazzi sono stati bravissimi quest'anno!

Si sono ritrovati in un girone d'acciaio (che fortuna!), formato da squadre che fino all'anno scorso militavano nei campionati Elite e Regionale. Il girone d'andata è servito ad amalgamare il gruppo; i ragazzi sono cresciuti molto, anche a suon di batoste: infatti risultati roboanti hanno inondato i nostri tabellini (10 gol subiti in diverse partite). Le uniche sfide alla pari sono risultate quelle con l'Ardea ed il Campoleone: due pareggi per 1-1 hanno mosso la nostra classifica, portandoci a 2 punti alla fine del girone di andata. Complimenti ai marcatori dei 2 gol: Caristi e Celata.

Ma è dal girone di ritorno che emergono tutti i progressi e l'ottimo lavoro svolto, a partire da Romulea - UMC, dove al di là del passivo apparentemente pesante, per la prima volta si è vista una manovra agile ed incisiva. A tratti devastanti, i nostri hanno prodotto in quell'occasione un secondo tempo arrembante, costringendo la quotatissima Romulea a chiudersi a riccio nella propria area di rigore. Le ali D'Alessandro e Bartolucci ed il centravanti Zarrilli, nonché le rapide sovrapposizioni dei difensori di fascia Pagliaroli e Chiappi, hanno avvolto la difesa avversaria con folate di rara velocità.

Le partite successive sono state a dir poco esaltanti, vedendo avversari nettamente più forti costretti a faticare non poco per segnare dei gol, che all'andata, invece, avevano realizzato in scioltezza. In due casi i nostri sono stati sconfitti soltanto per 1-0, non meritando di perdere. Da sottolineare che ad ogni partita riceviamo i complimenti da parte dei dirigenti avversari e degli arbitri, colpiti dalla tenacia della squadra e dalla voglia di non mollare fino all'ultimo minuto.

Giunge poi il giorno della vittoria: trasferta insidiosa, sul campo dell'Ardea. Sappiamo che l'occasione è più unica che rara: o si vince oggi o mai più! Volti concentrati, intimoriti, stomaci annodati dalla tensione, un silenzio insolito, a sottolineare la consapevolezza di tutti. La novità tattica è la mossa vincente: il difensore Umberto, dotato di notevole potenza, spostato in avanti per dare peso all'attacco, e con un unico compito: segnare!
Il primo tempo scorre via nervoso, si corre qualche rischio, ma alla fine è proprio lui, Umberto Chiappi, a sbloccare e a portarci in vantaggio. Sulle tribune è un'esplosione di gioia.
All'intervallo, nello spogliatoio il mister Romeo è furioso, perché i ragazzi non si stanno esprimendo come al solito, sembrano terrorizzati. La strigliata ha l'effetto desiderato, perché nella ripresa i nostri si sciolgono e mostrano un calcio gradevole, agile, veloce, efficace. Il bomber Umberto realizza la sua doppietta, con un gran tiro da fuori area che scavalca il portiere in uscita. Deve essere merito del thè bevuto nello spogliatoio!
Le occasioni da gol ormai fioccano, il punteggio potrebbe diventare tennistico. Il centrocampo, grazie alla robustezza di Ruotolo, all'acume tattico del capitano Forina e del piccolo grande Tagliacozzo, alla grinta mista a classe di Caristi, fa girare palla disorientando gli avversari, verticalizzando improvvisamente per gli avanti Zarrilli e Bartolucci. Le ali Maglione e Chiappi continuano a spingere come stantuffi sulle fasce, allargando la difesa avversa e rendendola vulnerabile. La difesa contrasta senza problemi gli attaccanti dell'Ardea, in particolare grazie ai centrali Mallozzi e Muccetti, insuperabili, al portiere Ventura, autore di un paio di interventi notevoli. I laterali di difesa appoggiano le azioni sia di copertura che di attacco: Pagliaroli, Celata, Corona si alternano sulle ali ardeatine. Grande supporto arriva anche da Pierluigi, Jacopo, Shehan e Simone che si fanno sentire come dei veri ultras, spingendo i compagni. Nel finale arriva la terza rete, con la rapidità di Simone, che sotto porta insacca. E' la festa dei ragazzi, che a fine partita corrono festanti sotto la curva, tenendosi per mano.

Mancano ormai 4 partite alla fine del campionato. La convinzione di potercela giocare ancora è tanta, l'allegria del gruppo è palpabile e coinvolgente.

Avanti così, allora, continuiamo a divertirci, che si vinca o si perda...importa poco.

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